lunedì 17 novembre 2014

INTESA MINISTERO SALUTE E AZIENDE SETTORE SURGELATI: MENO SALE IN ZUPPE E PASSATI DI VERDURA

Lo scorso 13 ottobre, il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha firmato un protocollo d'intesa tra il Ministero della Salute e l'Associazione Italiana Industrie Prodotti Alimentari (AIIPA) - Settore surgelati, per la riduzione del contenuto di sale in alcuni prodotti surgelati (zuppe e passati di verdura/legumi/cereali). Sei, sono le aziende leader del settore coinvolte (Bofrost Distribuzione Italia S.p.A., C.S.I.- Findus S.r.l., Eismann S.r.l., Gias S.p.A., Industrie Rolli Alimentari S.p.A. e Orogel Surgelati Soc.Coop.p.A), con ha l'obiettivo di ridurre entro 18 mesi, almeno il 10% del contenuto di sale in un totale di 28 prodotti.
La riduzione del consumo di sale rientra tra gli obiettivi perseguiti dal Ministero della Salute nel programma Guadagnare Salute, condiviso anche dall'Organizzazione mondiale della Sanità e dall'Unione Europea.

Le aziende potranno richiedere inoltre l’uso del logo “Guadagnare Salute” per le zuppe e i passati di verdura, legumi e cereali surgelati di nuova produzione, se questi avranno un contenuto di sale aggiunto uguale o inferiore a 0.60 grammi/100 grammi di prodotto.

martedì 21 ottobre 2014

Lo sapevi che... la spugnetta della cucina è più sporca della tavoletta del wc?



Tagliereste le verdure sulla tavoletta del wc? Tutti noi risponderemmo di no, ma forse dovremmo ripensarci.


La tavoletta del wc è da sempre considerata uno dei luoghi più a rischio per l'igiene di casa nostra, ma la realtà è ben diversa, ci son posti di gran lunga più sporchi. 
A conferma di ciò, lo studio condotto dal Dott. Chuck Gerba, professore di microbiologia presso l'Università dell'Arizona.
I suoi studi hanno dimostrato che sulla tavoletta del wc ci sono in media 50 batteri per pollice quadrato. Più preoccupanti sono i risultati ottenuti su altri oggetti casalinghi.
Ci sono circa 200 volte più batteri fecali sul tagliere, oppure la spugna con una quantità ben 200.000 volte superiore e il canovaccio con 20.000 batteri in più rispetto alla tavoletta del wc. In poche parole ci sono circa 10 milioni di batteri per pollice quadrato su una spugna e ben un milione su un canovaccio.
Per ovviare al problema, si raccomanda di:
- sostituire le spugne ogni due settimane;
- sostituire il canovaccio ogni giorno;
- disinfettare giornalmente le spugne mettendole in un bagno di candeggina diluita (1 cucchiaio di candeggina in 1 litro di acqua calda) per 5 minuti;
- lavare la spugna in lavastoviglie quando si esegue un ciclo di lavaggio ad alta temperatura;
- inserire la spugna bagnata nel forno a microonde per un minuto alla massima potenza.




mercoledì 25 giugno 2014

Conserve fatte in casa: le linee guida dell'Istituto Superiore di Sanità per evitare il botulino

Roma, 23 giugno 2014

Il botulismo è una delle più pericolose malattie a trasmissione alimentare. In Italia si registrano 20-30 casi di intossicazione botulinica, in seguito al consumo di conserve prodotte in ambito domestico.
Proprio per prevenire il pericolo di contaminazione botulinica nelle conserve casalinghe, il Centro Nazionale di Riferimento per il Botulismo (CNRB) ha realizzato le Linee Guida per la corretta preparazione delle conserve alimentari in ambito domestico, reperibili sul sito dell'Istituto Superiore di Sanità (link seguente http://www.iss.it/binary/spva4/cont/linee_guida_conserve_botulismo_def.pdf).

Vediamo insieme quali sono le regole da seguire per una preparazione sicura e senza rischi:
Igiene personale e della cucina: la prima fonte di contaminazione può essere rappresentata da questi due fattori, per cui è necessario lavarsi accuratamente le mani e prestare molta attenzione all'igiene della cucina. 
Attrezzature: sono da preferire contenitori in vetro con collo ampio. Prima del loro utilizzo è necessario che vengano puliti, lavati e asciugati. Per quanto riguarda le altre attrezzature (imbuto, spatola, etc.) è necessario ribadire che siano perfettamente puliti.
Scelta degli ingredienti: è ideale scegliere prodotti di qualità e di stagione, meglio nazionali o locali (a km zero). Se si ha la fortuna di avere un proprio orto, è consigliabile preparare le conserve entro 6-12 ore dalla raccolta. Non è consigliabile utilizzare le primizie, per l'elevato contenuto di acqua ed una fragranza minore. Inoltre, scegliere aceto di vino bianco (acidità non inferiore al 5%), olio extravergine di oliva, sale marino e zucchero semolato.
Selezione e lavaggio dei prodotti: lavare le materie prime sotto acqua corrente per eliminare residui di terra e parassiti, successivamente immergerle in acqua contenente bicarbonato di sodio per qualche minuto per ridurre tracce di pesticidi sulla superfici esterna. Asciugare i prodotti.
Sanificazione dei contenitori: erroneamente questa operazione viene indicata come sterilizzazione dei contenitori e dei tappi. Il termine sterilizzazione si riferisce ad un trattamento in grado di distruggere tutte le forme microbiche, comprese le spore impossibile da attuare in ambito domestico. Il trattamento a cui vanno sottoposti i contenitori dipende dalle modalità con cui verranno riempiti. Se il riempimento va fatto con prodotti freddi, non è necessario sanificare in acqua i contenitori, piuttosto è consigliabile utilizzare contenitori perfettamente puliti ed asciutti. Se il riempimento viene fatto a caldo, va attuata la sanificazione in acqua calda.
Riempimento dei contenitori: i contenitori non vanno mai riempiti fino all'orlo, ma è necessario lasciare uno spazio vuoto, definito "spazio di testa", indispensabile affinché all'interno del contenitore si generi il vuoto.
Pastorizzazione delle conserve: immergere completamente i contenitori in acqua all'interno di una pentola. Coprire la pentola con il coperchio e portare l'acqua ad ebollizione.
Ispezione dei contenitori: trascorse 12-24 ore dalla pastorizzazione, quando i contenitori saranno ben raffreddati, si verifica l'ermeticità della chiusura e il raggiungimento del vuoto. I tappi o le capsule di metallo dovranno apparire leggermente concavi (incurvati verso l'interno del contenitore). Premendo con il dito al centro della capsula o del tappo non si deve udire un "click clack". Un'ulteriore prova può essere fatta battendo con un cucchiaio sul tappo. Se il tappo emette un suono metallico, la chiusura è ermetica e il contenitore sotto vuoto, se emette un suono profondo, il contenitore non è sottovuoto. 

martedì 11 marzo 2014

STOP ALLA VENDITA DI PRODOTTI PROVENIENTI DALLA TERRA DEI FUOCHI

In seguito alla conclusione dell'indagine compiuta dal Ministero delle Politiche agricole su un totale di 1.076 km quadrati di terreni in 57 comuni della Terra dei Fuochi, soltanto 21,5 km (2%) sono ritenuti sospetti.
Il decreto interministeriale dispone che è “vietata la vendita dei prodotti ortofrutticoli dei terreni classificati a rischio”. "Il divieto - ha sottolineato il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin - è operativo da subito".
La vendita dei prodotti da zone a rischio, stabilisce il decreto "è consentita ad almeno una di queste condizioni: che le colture siano state già oggetto di controlli ufficiali con esito favorevole negli ultimi 12 mesi; che siano state effettuate indagini, su richiesta e con spese a carico dell'operatore, dall'Autorità competente, con esito analitico favorevole".


mercoledì 5 marzo 2014

CASSAZIONE: STOP ALL'ESPOSIZIONE ALL'APERTO DI PRODOTTI ORTOFRUTTICOLI. E' REATO



Stop alla vendita all'aperto di frutta e verdura: i commercianti sorpresi a esporre sulla strada le cassette con questi alimenti rischiano una condanna penale, punita con l'ammenda, per violazione della legge 283/1962, in materia di «disciplina igienica della produzione e della vendita delle sostanze alimentari e delle bevande».
La terza sezione penale della Cassazione ha confermato la condanna alla pena dell'ammenda inflitta dal tribunale di Nola a un uomo per aver esposto alla vendita tre cassette di verdure di vario tipo praticamente in strada, al di fuori della bottega.

sabato 15 febbraio 2014

Allarme Ministero della Salute: Formaggio Roquefort Carrefour ritirato dal mercato per presenza E. coli

Roma, 15 febbraio 2014
Il Ministero della Salute informa che la Commissione europea attraverso il punto di contatto RASFF ha segnalato il riscontro di elevato contenuto di Eschericha coli ceppo STEC altamente patogeno nel formaggio Roquefort Carrefour in confezioni da 100 gr con data di scadenza 19/04/2014.
La ditta di produzione è Prolaidis stabilimento n FR 59 343 030 CE.
Il ceppo Stec di Escherichia coli trovato nel formaggio Roquefort  Carrefour  è uno dei più pericolosi.  Il batterio è in grado di produrre una tossina, denominata Shiga, che può provocare diarrea emorragica e sindrome emolitico-uremica (SEU), una complicanza grave che può essere fatale.
Sono state informate le autorità regionali ed il Comando dei Nas dei Carabinieri per le operazioni di ritiro del prodotto dalla commercializzazione. 
La catena di grande distribuzione Carrefour ha dichiarato di aver adottato tutte le misure per ritirare i prodotti ed informare i consumatori.

Immagine del formaggio ritirato dai supermercati Carrefour